MESSAGGIO: L’AMORE PER I NEMICI - Matteo 5,43-48:
(ultimo messaggio) - 4 gennaio 1997 -
Questo brano ci introduce al grande tema del perdono, che è stato
considerato anche da Giovanni Paolo II uno strumento fondamentale per poter costruire l’unità e la pace.
O Signore, Tu ci inviti a perdonare e ad amare ogni uomo, anche il nostro nemico,
colui che ci fa del male, che ci disprezza, che ci umilia. O mio Dio, che nel Figlio tuo
spogliato, umiliato sulla croce, hai rivelato la forza dell’amore, apri i nostri cuori al dono del
tuo Spirito, perché spezzi tutte le catene, gli errori delle violenze, dell’astio, del rancore, e
nella vittoria del bene sul male, nel tuo nome, testimoniamo la pace e il vero amore. Oggi più
che mai è urgente la testimonianza del perdono e di quella mitezza, alla quale è promessa in
eredità la terra. Se si rende bene per bene, non c’è alcun merito.
Ma, se si rende bene per male, si crea una forza di redenzione e, solo così,
può nascere una nuova corrente, capace di cambiare il volto del mondo.
Ad ognuno di noi è chiesta la sua piccola parte.
Ogni cristiano deve rinunciare ad ogni forma di violenza fisica,
verbale, morale, nei rapporti interpersonali, all’interno della famiglia, nell’ambiente di lavoro,
nelle scuole, nelle strade delle nostre città. Ovunque seminiamo gesti di pace e di perdono;
il Signore ci chiede di donarci, di amare, di perdonare.
L’espressione della carità più grande è sempre il miracolo del perdono, che è un dono;
e come ogni vero dono, ha la caratteristica della gratuità. Per-donare occorre, quindi,
amare, vedere in ogni persona un fratello, rivivere nelle piccole e grandi prove della vita la
passione di Cristo, che amò perfino i suoi crocifissori e per loro ebbe parole di perdono sulla
croce, quando si rivolse al Padre e in un amplesso di amore esclamò: “Padre, perdona loro,
perché non sanno quello che fanno”. E allora, Signore, ti chiediamo tutti insieme: “Fa che
avvenga questo miracolo nel nostro cuore; aiutaci a perdonare sempre e tutti. Signore, ti
supplichiamo, donaci il tuo amore, facci amare come ami Tu.
Tu puoi farlo, svuota i nostri cuori e riempili di Te.
Se Ti amiamo, avremo la forza, il coraggio di perdonare chi ci ha fatto del male e che
ci fa soffrire, penare e piangere. Vogliamo amare sempre, perché Tu, morendo sulla croce, ci
hai insegnato che l’amore è il più bel dono della vita e che bisogna amare soprattutto quando
ci costa, sapendo che solo il bene ha il potere di penetrare i cuori induriti e di convertirli. Non
c’è altro modo per darti gioia, non ci può essere vero amore per Te, se trascuriamo e non
amiamo i nostri fratelli, né vero amore per il prossimo, se non amiamo Te.
Donaci il tuo Santo Spirito, affinché ci illumini e ci guidi sempre e amiamo con tutto il
cuore, con le nostre forze, Te e i fratelli. Aiutaci a fare il pieno della carità nella Eucaristia e
lasciarci facilmente trasformare in Te dal Pane della vita ed essere, quindi, capaci di amare e
di perdonare, diventando nel mondo testimoni di luce e araldi di pace. Amen!”
Voglio salutare tutti, prendendo in prestito proprio la parola del santo padre: “Donate
il perdono e ricevete la pace”. Quindi dico a tutti: “Passate parola ad altri fratelli, perdonate.
Perdonare significa amare. Quindi, amiamo e perdoniamo. Un abbraccio a Padre Pino, un
augurio affettuoso a Fra Giulio Maria. Saluti ai fratelli ristretti e a tutti.
E domani, essendo il giorno della befana, diventiamo anche noi come i re magi;
andiamo ai piedi della culletta e portiamo i nostri doni a Gesù Bambino.
Poniamo ai suoi piedi i nostri cuori, il nostro amore e la nostra preghiera.
Vi abbraccio tutti. Auguri. Buona notte. La salute… Come vuole il
Signore, come vuole Lui, sia fatta la sua volontà.
Nuccia